Manutenzione

La coltivazione dell’olivo, una pianta sempreverde che predilige aree caratterizzate da inverni miti ed estati lunghe e asciutte come il Mediterraneo, richiede poca manutenzione. Il gelo può procurare danni anche irreversibili agli alberi di ulivo, se non vengono curati. Per periodi prolungati, temperature intorno ai -5°C possono danneggiare i rami più giovani e, addirittura, intorno ai -10/15°C possono uccidere i rami grandi, se non l’intero albero. Il freddo può alterare il sapore delle olive e dell’olio d’oliva stesso. Un clima mite, che in inverno raggiunga i +0/+5° sopra lo zero sarebbe perfetto, soprattutto per il corretto sviluppo dei fiori a inizio primavera, evitando così gelate tardive. Vediamo alcuni suggerimenti per la corretta conservazione e manutenzione degli ulivi.

manutenzione irrigazione olivi

L’irrigazione

Capita spesso, viaggiando, di incontrare oliveti apparentemente abbandonati. Nessuno li cura, nessuno li innaffia, eppure gli alberi sono belli e rigogliosi. Anche in questo caso la zona e la natura si rivelano decisive. In inverno l’olivo entra in riposo vegetativo e ha bisogno di pochissima acqua. Quando si risveglia, in primavera, la fioritura e la nuova vegetazione che germoglia richiedono un fabbisogno di acqua crescente, che aumenta in estate per poi diminuire in autunno. Non servono enormi quantità di acqua a ogni irrigazione. Piuttosto, è meglio effettuare irrigazioni più frequenti con minore quantità di acqua, quel tanto che basta a rendere umido il terreno e permettergli di asciugarsi subito dopo. Ci sono zone come la Liguria, dove la coltivazione dell’ulivo si basa quasi essenzialmente sull’acqua piovana.

La concimazione

Strettamente legata al tipo di terreno, la concimazione degli olivi ha subito qualche trasformazione negli ultimi decenni. La morfologia del terreno è l’aspetto più importante per la nutrizione della pianta. In Liguria, ad esempio, alla base c’è la roccia con poco terreno e per questo motivo è necessario nutrire questa terra più che in altri posti. Anni addietro si usavano vari espedienti: si arava accanto alle piante per raccogliere meglio l’acqua piovana oppure si raccoglievano sterpi, ginestre e frasche creando pacciame da inserire, scavando, sotto e attorno alla pianta così da darle nutrimento e mantenendo alto il tasso di umidità. Oggi si utilizzano soprattutto fertilizzanti organici naturali, come il letame, oppure concimi minerali contenenti azoto, fosforo e potassio arricchiti da microelementi adeguati. Molto consigliata è una saltuaria analisi del terreno, per scoprire quali sono le sostanze mancanti e intervenire in modo preciso e mirato con la giusta concimazione.

manutenzione concimazione olivi
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La raccolta

La raccolta dei frutti dell’ulivo si fa in autunno ,anche se molti anticipano, a seconda della zona di coltivazione. Questa è la nuova tendenza da qualche anno. Naturalmente la raccolta si basa sulle condizioni climatiche perché dove fa più caldo si inizia prima. Nel mese di novembre ci sono regioni in cui la raccolta è già terminata mentre in altre sta appena cominciando. La raccolta si può svolgere manualmente, mediante attrezzi adeguati e reti posizionate a terra per raccogliere le olive che cadono per poi essere accumulate in cassette di plastica. Impianti di grandi dimensioni utilizzano invece sistemi più meccanizzati con trattori agricoli dotati di attrezzi che stringono il tronco della pianta e lo scuotono facendo cadere all’interno di un imbuto di rete tutte le olive. Ovviamente i sistemi continuano a cambiare e a evolvere e migliorarsi con il passare del tempo…

La potatura

La potatura dell’olivo avviene in periodi diversi dell’anno a seconda della zona di coltivazione: affacciata sul mare, nell’entroterra più arido, in collina. La raccomandazione che vale per tutte le zone è di non potare mai l’albero in periodi troppo freddi o troppo caldi per non far soffrire la pianta. L’olivo appena tagliato patisce il caldo intenso, mentre per il freddo influisce non poco la zona. L’albero appena potato è in una fase delicata e quindi soffrirebbe molto di più condizioni atmosferiche inadatte, come la siccità o il ghiaccio. Solitamente il periodo indicato nelle nostre zone va dal mese di marzo a quello di maggio. Molto consigliato è effettuare un trattamento disinfettante a base di Rame (Cu) al termine delle fasi di potatura e di raccolta, per pulire e proteggere le lesioni provocate.

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